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MORIRE IL GIORNO DEL PROPRIO COMPLEANNO E’ STATISTICAMENTE PIU’ PROBABILE

Secondo uno studio recentemente reso pubblico pare che sia molto più probabile morire nel giorno del proprio compleanno che in ogni altro giorno. Fate attenzione a quando spegnete le candeline, gli scienziati hanno dichiarato che abbiamo più probabilità di morire il giorno del nostro compleanno che non in qualsiasi altro giorno dell’anno: di media le persone sopra i 60 anni pare infatti abbiano il 14% di probabilità in più di morire proprio il giorno del proprio compleanno.

Ma perché accade e come sono riusciti gli scienziati a creare una statistica che abbia una certa attendibilità?

I ricercatori hanno studiato più di 2 milioni di casi in 40 anni ed hanno visto crescere le percentuali di morte per infarto, colpo apoplettico, cadute o suicidi. Per dire la verità non sono molti i casi conosciuti di personaggi famosi morti lo stesso giorno del loro compleanno, possiamo qui ricordare William Shakespeare, che morì il giorno del suo compleanno il 3 aprile 1616, ma anche più vicino a noi l’attrice Ingrid Bergman la quale morì lo stesso giorno in cui era nata nell’agosto del 1982.

Gli studiosi di questa curiosa evenienza hanno dichiarato che la probabilità di morire per infarto cresce del 18,6% il giorno del proprio compleanno, mentre per colpo apoplettico del 21,5%, e ciò accade per la maggior parte alle donne.
Il Dr Vladeta Ajdacic-Gross dell’Università di Zurigo, dice: “ I compleanni terminano in maniera letale più frequentemente di quanto ci si aspetti ed il rischio di morire il giorno del compleanno aumenta man mano che raggiungiamo la vecchiaia”.

Secondo alcuni dati derivati da studi effettuati da scienziati Canadesi i colpi apoplettici sono più probabili nel giorno del compleanno, specialmente in persone che abbiano un’alta pressione sanguigna. Pare che ci sia anche un significativo aumento del rischio di suicidio del 34,9%, del 28,5% per morte accidentale (la statistica non prende in considerazione eventi in relazione ad automobili) e del 44% per cadute varie avvenute nel giorno del compleanno.
Lo psicologo prof Richard Wiseman, dell’Università dell’ Hertfordshire, ha dichiarato: “Questa sembra essere una scoperta valida. Ci sono due campi – uno che suggerisce come mangiando troppo si accumuli extra grasso che ti porterà alla morte; l’altro è paragonabile ad un effetto placebo: non ti senti bene e sei come sul filo di lana e continui ad andare avanti fino al tuo compleanno. Poi pensi: basta, ne ho avuto abbastanza, voglio finirla qui“.
Il Dr Lewis Halsey, dell’Università di Roehampton, ha detto una cosa interessante: “Accade che più suicidi avvengano il giorno del compleanno, anche se questa statistica sembra avere più rilevanza sostanzialmente solo riguardo agli uomini. Forse i maschi sono più propensi a dichiarare la loro infelicità e pensano che la gente si accorga di loro in questo modo“.

Questo studio è certamente controverso e, anche se ha trovato vari oppositori, più che altro dal punto di vista formale che sostanziale ( è difficile contraddire una statistica che prende in esame 2 milioni di casi in 40 anni di studi), è stato pubblicato nel Giornale degli Annali dell’Epidemiologia.

Autore: R. D’Ancona © RIPRODUZIONE RISERVATA
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