E’ singolare come molte delle idee del passato, che furono scartate suscitando commenti denigratori all’epoca, riescano a trovare sostanziali nuove evidenze decenni dopo. E’ ciò che si può decisamente applicare alle piante la cui sensibilità all’ambiente sta interessando nuovamente gli scienziati.
Quando uno scienziato del Sud Africa, il botanico Lyall Watson, dichiarò nel 1973 che le piante hanno emozioni e che queste emozioni potessero essere identificate da un test col rivelatore di bugie, fu deriso da molti nella comunità scientifica; eppure adesso una nuova ricerca, pubblicata dal giornale Trends in Plant Science, rivela che le piante non solo rispondono ai suoni ma comunicano anche tra di loro attraverso dei ticchettii. Usando potenti rilevatori alcuni ricercatori dell’Università della Western Australia sono stati in grado di ascoltare questi ticchettii, che provenivano dalle radici di giovani piante di grano.
Dei ricercatori dell’Università di Bristol, in aggiunta, hanno anche scoperto che, quando sospendevano delle giovani radici nell’acqua con un rumore continuo a 220 Hertz, una frequenza simile a quella del ticchettio delle piante, le piante crescevano nella direzione del suono.
“Ognuno sa che le piante reagiscono alla luce e gli scienziati sanno anche che le piante usano agenti chimici volatili per comunicare tra di loro, per esempio quando un pericolo come un erbivoro è nelle vicinanze”, dice il Dr.Gagliano che continua – “Stavo lavorando un giorno nel mio orto botanico e mi sono chiesto se per caso le piante fossero anche sensibili ai suoni – perché no?” – così da scienziato ho deciso di cercare la risposta.
Sebbene si sappia da tanto tempo che le piante si sviluppano in direzione della luce, precedenti ricerche provenienti dall’Università di Exeter hanno trovato che piante di cavolo emettono gas metil jasmonato, quando la loro superficie viene tagliata o punta. Questo gas è un messaggero che avverte le piante vicine del pericolo causato dai millepiedi o dalle cesoie da giardino. I ricercatori in precedenti studi avevano anche scoperto che quando i gas volatili erano emessi, le piante di cavolo vicine reagivano proteggendosi attraverso l’emissione di agenti chimici tossici sulle loro foglie, per allontanare eventuali predatori come i millepiedi.
Comunque nuove ricerche pubblicate dal giornale Trends in Plant Science hanno rivelato che le piante non solo rispondono ai suoni ma comunicano pure tra di loro tramite dei ticchettii. Gli scienziati sospettano che il suono e la vibrazione giochino un ruolo essenziale per la sopravvivenza delle piante dando loro informazioni che riguardano l’ambiente che le circonda. I ricercatori dicono che le onde sonore sono facilmente trasmesse attraverso il terreno e potrebbero anche essere usate per raccogliere segnali di particolari condizioni pericolose, come la siccità delle piante vicine.
Secondo Gagliano siamo solo agli inizi – “la nostra comprensione attuale della complessità comunicativa degli organi di senso di questi organismi ha molte falle e non si può certo definire completa” – e aggiunge – “è molto probabile che alcune forme di sensibilizzazione ai suoni ed alle vibrazioni giochino un ruolo importante nella vita delle piante”.