La Colite è una infiammazione che colpisce la parete interna del colon.
Le cause scatenanti di tale infiammazione possono essere le più disparate, e ciò rende la colite una vera e propria spina al fianco di chi ne soffre con ricorrenza: infezioni, cattiva circolazione ed assistenza ematica del colon, reazioni autoimmunitarie, etc.
Di se e per sè non è una sindrome grave, però turba non poco la qualità della vita di chi ne soffre in maniera ricorrente. In troppe donne rinunciano ai piaceri della tavola per paura di incappare in spasmi intestinali, crampi addominali, sudori freddi, meteorismo, etc.
ANATOMIA – Il colon è localizzato nella cavità addominale ed è suddiviso in: intestino cieco, colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, colon sigmoideo, retto ed ano. Il colon destro include il cieco ed il colon ascendente. Il colon sinistro comprende il segmento trasversale fino alla porzione sigmoidea.
La funzione del colon all’interno del nostro organismo è quella di raccogliere ed immagazzinare i prodotti della digestione che in un modo o nell’altro sono stati scartati ed il corpo deve espellere. Esso infatti è l’ultimo tratto dell’apparato digerente.
Inizialmente il cibo viene processato all’interno dello stomaco dove viene trasformato in una sorta di liquame. Questo impasto passa quindi attraverso l’intestino tenue. Al suo interno le sostanze nutritive vengono assorbite quasi tutte e messe in circolo per poter essere utilizzate lì dove serve.
Una volta terminato il tratto dell’intestino tenue, ciò che rimane del pasto passa al colon. All’interno del colon il chilo (cibo processato) si unisce al muco ed i batteri che normalmente lo abitano.
La parete del colon è formata da diversi strati in modo che si possa contemporaneamente spingere il chilo verso l’esterno e recuperare liquidi ed elettroliti. Piano piano si formano quelle che conosciamo sotto il termine di feci.
Lo strato interno, quello mucoso deputato all’assorbimento, è la parte del colon ove si verifica l’infiammazione responsabile dei sintomi della colite.
LE CAUSE – Il colon si può infiammare a causa di tanti fattori. Circa il 20% degli italiani ogni anno si rivolge al proprio medico per problemi a carico del colon. E ben due pazienti su tre sono donna. Non si è a conoscenza del motivo per il quale le donne soffrano maggiormente di disturbi intestinali. Si pensa che lo stress, gli sbalzi ormonali, una alimentazione sbagliata ed una vita sedentaria, siano un grande fattore di rischio.
La colite può essere determinata da una ipereccitabilità del sistema nervoso centrale che è a capo delle contrazioni intestinali, o da una intolleranza alimentare o a causa di problemi legati alla tiroide. Per scoprire la causa è necessario sottoporsi ad una serie di esami dei quali parleremo dopo aver sviscerato le cause. Più in basso prenderò in esame quelle che sono le più comuni.
Colite Infettiva. Normalmente il colon è abitato da diverse popolazioni di microorganismi. Però quando virus e particolari batteri si fanno vivi da quelle parti, a seguito dell’ingestione di determinati cibi, l’infezione è quasi assicurata. Le più comuni intossicazioni alimentari sono dovute ad attori come il Shigella, l’E Coli, la Salmonella ed il Campylobacter. I sintomi più evidenti di una colite infettiva sono diarrea sanguinolenta; significante disidratazione.
Parassiti come il giardia sono ben conosciuti da chi pratica escursionismo. Essi si possono nascondere all’interno delle acque di un torrente, di un fiume, di un lago o possono contaminare le acque presenti in una cisterna o in un pozzo. Una volta all’interno del corpo, infiammano il colon e causano una lunga diarrea.
Un sottotipo molto noto di colite infettiva è la colite pseudomembranosa. Essa deriva dall’infezione del Clostridium difficile, un batterio notoriamente tossico.
La colite pseudomembranosa è un disordine che si presenta molto spesso in quei pazienti che si sono sottoposti di recente a delle cure antibiotiche a seguito di una determinata infezione. Accade che gli antibiotici finiscono per alterare la popolazione batterica normalmente presente nel colon. I batteri buoni vengono falcidiati dagli antibiotici e il loro posto viene immediatamente preso dal Clostridium, che produce una tossina la quale da il via alla colite. Il più delle volte oltre alla diarrea (non sanguinolenta) è contestualmente presente anche la febbre.
Colite Ischemica. Come qualsiasi altro organo del corpo anche il colon necessita un regolare afflusso di sangue perchè i suoi tessuti vengano opportunamente riforniti di ossigeno e nutrienti e, in un secondo momento, i prodotti di scarto del metabolismo cellulare (anidrite carbonica in primis, ma anche acido lattico, etc…) vengano allontanati sempre grazie al torrente circolatorio. Ecco come malattie che alterano la circolazione possono essere la causa originaria di una infiammazione al colon. Essa è spesso caratterizzata da forti dolori all’addome, febbre e sanguinamenti intestinali. Inoltre deidratazione, anemia o shock, possono insorgere contestualmente.
Se prendiamo in considerazione l’aterosclerosi, ad esempio, essa è in grado di rimpicciolire le arterie che nutrono il colon (analogamente a quanto accade al cuore – angina pectoris – o al cervello – ictus) e questo porta ad una inevitabile infiammazione del tratto intestinale.
Tuttavia le ostruzioni possono essere dovute ad altre ragioni meccaniche: il volvolo (l’intestino che torce su se stesso), l’ernia incarcerata (una porzione del colon viene intrappolata in una estroflessione della parete addominale), pressione arteriosa bassa, etc..
Colite Ulcerosa. Si pensa che sia una malattia autoimmune a causa della quale il sistema immunitario di un individuo attacca il colon e ne causa l’infiammazione. La colite ulcerosa solitamente inizia nel retto e si diffonde piano piano nel resto del colon. I sintomi più comuni sono crampi e dolori alla regione addominale e possibili sanguinamenti delle feci. Purtroppo è una malattia infiammatoria cronica della mucosa.
La malattia di Crohn. Viene anche chiamata morbo di Crohn è può affliggere qualsiasi parte del tratto digestivo: dall’esofago fino al retto, passando per stomaco, intestino tenue e crasso. Causa degli intensi dolori addominali, diarrea (con sanguinamento nel caso di infiammazione acuta), vomito, infiammazione degli occhi, stanchezza, artriti e dermatiti.
La malattia di Crohn è una malattia autoimmune con forte predisposizione genetica.
Tende a maturare tra i 50 ed 60 anni, ma può presentarsi in qualsiasi momento ed a qualsiasi età. Purtroppo non esiste una cura. Si possono solo lenire i sintomi e cercare di prevenire eventuali ricadute.
Colite Microscopica. Con la locuzione “colite microscopica” vengono descritte due entità clinico-patologiche a carico del colon: la colite collagenosica; la colite linfocitica.
Tale situazione si presenta quando il collagene o i linfociti congestionano la parete del colon. Il sintomo più comune è diarrea acquosa, ma non sanguinolenta.
Le cause non sono conosciute anche se si pensa che si possa trattare di una malattia autoimmune. Non è molto comune ed affligge quasi esclusivamente le donne più in là con gli anni.
Colite Chimica. Qualora delle sostanze chimiche dovessero essere ingerite e qualora arrivassero al colon, potrebbero verificarsi dei danni non indifferenti a carico del colon. Non di rado accade che, a seguito di un clistere, venga istigata una infiammazione per colpa di sostanze aggressive nei confronti della mucosa.
I SINTOMI – Descrivere con precisione i sintomi della colite non è una cosa facile. Dipende molto dal tipo di colite. Tuttavia quasi sempre sono presenti diarrea e dolori addominali più o meno forti. Poi potrebbero essere presenti anche sintomi come:
- sangue nelle feci (sintomo molto serio che richiede accertamenti medici);
- emorroidi causate dalla diarrea (possono sanguinare ogni tanto);
- tenesmo rettale (senso di pienezza accompagnato al bisogno di defecare o di urinare – senza riuscire ad espellere nulla);
- dolori addominali ad intermittenza;
- febbre;
- freddo;
- (altri sintomi solitamente correlati ad una infiammazione);
Quando chiamare il medico?
Se il problema della diarrea non si risolve entro qualche ora, se si possiedono tutti i sintomi della disidratazione (vertigini, debolezza, ridotta minzione, secchezza delle fauci, degli occhi e della pelle), se è presente della febbre, se vi è sangue nelle feci, se il dolore allo stomaco è insopportabile, allora è fortemente suggerito di rivolgersi al proprio medico di fiducia o al pronto soccorso.
Per individuare le cause di una colite solitamente vengono effettuati esami specifici come:
- un test respiratorio per osservare l’intolleranza al lattosio;
- analisi del sangue per valutare gli ormoni tiroidei;
- colonscopia – esame molto specifico – per valutare visivamente lo stato delle mucose intestinali interne, rivelando eventuali diverticoli o formazioni tumorali;
RIMEDI COLITE – L’errore più comune fatto da chi soffre di colite è quello di trattare i sintomi con dei farmaci sintomatici. Ma così facendo non si cura la colite. Prendere un lassativo o un antidiarroico non risolve il problema alla radice. Anzi si rischia di peggiorare il disturbo intestinale e di causare una irritazione più aggressiva.
Il lassativo o l’antidiarroico vanno presi solo occasionalmente.
Per curare una situazione cronica occorre ben altro.
Il più delle volte la colite cronica è dovuta ad uno squilibrio all’interno della popolazione batterica che compone la flora intestinale.
In questi casi basta sottoporsi ad un test del respiro per individuare la presenza di particolari zuccheri che smascherano la presenza di una contaminazione batterica.
Nei dieci giorni a seguire si prenderanno degli antibiotici che stermineranno i batteri presenti nel colon e, successivamente, si integra l’alimentazione con fermenti lattici, che possano riequilibrare la flora intestinale precedentemente danneggiata.
Dopo tre mesi si esegue un nuovo test del respiro ed altri ancora seguono ogni trimestre.
Se alla fine dell’anno non si saranno verificate delle ricadute, il paziente potrà dirsi definitivamente guarito dalla colite. Altrimenti si ripete la cura.
LA PREVENZIONE – Sebbene in Italia la colite non sia una malattia grave, in altre parti del mondo miete vittime. Eppure basterebbero dell’acqua potabile ed una migliore condizione igenico sanitaria per salvare milioni di vite ogni anno.
Chi, invece, soffre di colite con una certa ricorrenza dovrebbe tenere a mente un paio di consigli e buone abitudini:
La Dieta. Non è vero che a causa della colite si debba mangiare solo in bianco. Non ci sono molti cibi da evitare. Andrebbero evitati solo gli alimenti che contengono caffeina, teina ed altre sostanze stimolanti, che potrebbero trovarsi all’interno di cioccolati o bevande gassate.
Bene le fibre. Dovrebbero essere sempre presenti all’interno di una buona dieta. Devono costituire almeno il 30% del pasto. Esse regolarizzano l’intestino e servono anche per prevenire eventuali contaminazioni batteriche ai danni della flora intestinale.
Quindi mangiate tanta verdura. Cotta o cruda non ha molta importanza.
L’unico suggerimento è quello di mangiarla come antipasto per evitare che essa possa fermentare nell’intestino e peggiorare l’infiammazione.
I dolcificanti vanno consumati con particolare attenzione perchè hanno una azione stimolante e possono irritare la mucosa. Si trovano soprattutto nelle bevande gassate, all’interno delle caramelle per l’alito fresco o nelle chewing gum, etc…
Stress. La componente psicologica ha un ruolo fondamentale sulla colite. Più si è in preda allo stress e più il corpo cerca di liberarsi di pesi inutili, come le feci, per essere più veloce e reattivo. Si tratta di un istinto atavico, che prende il sopravvento tutte le volte che le frustrazioni ci attanagliano ed il colon è il bersaglio preferito delle tensioni emotive.
Accanto alle terapie antibiotiche e ad una sana alimentazione non sarebbero da sottovalutare eventuali sezioni di yoga o biofeedback che rilassano la muscolatura intestinale con ottimi risultati.
Sport. Muoversi non solo fa bene per buttare giù i chili di troppo, ma arreca grande beneficio ai meccanismi di controllo della muscolatura liscia.
ok
Questo articolo é interessante e confermo quanto hai scritto per la colite ulcerosa, perché purtroppo ne soffro! Grazie C.L.
Io ho la colite avevo da 18 anni ne ho 40 ormai son abituato a convivere basta star attento cosa mangio