A queste parole non seguirà un processo ai succhi di frutta.
La moderazione è la strada da seguire. Non c’è qualcosa che non “possiamo” mangiare, bisogna semplicemente ponderare la situazione e limitarsi nelle porzioni.
Fatta questa premessa, passiamo alla ricerca pubblicata su Diabetes Care e realizzata dalla Scuola di salute pubblica dell’università di Tulane, in Usa.
Secondo i risultati analizzati,i succhi di frutta (compagni di merenda dei più piccoli e non) si sono rivelati “amici” del diabete di tipo 2, quello di tipo alimentare.
Consumare con una certa frequenza queste bevande aumenta del 18% le probabilità di insorgenza della malattia.
Al contrario di una dieta sana composta da verdure e frutta fresca che si è dimostrata capace di ridurre i rischi di malattie dismetaboliche.
La causa di tutto sarebbero i numerosi zuccheri (facilmente processati dal metabolismo) contenuti nei succhi, che introdotti in forma di liquidi vengono assorbiti molto velocemente.
Lo studio è stato condotto su 71.346 donne tenute sotto osservazione per 18 anni e ben 4.529 di queste nell’arco di tempo preso in considerazione hanno sviluppato il diabete di tipo 2.
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